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Chi sono

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Amabile Giusti si addormenta la sera sognando di scrivere, si sveglia la mattina con lo stesso chiodo fisso in testa, non è escluso che perfino davanti a un giudice, mentre perora una causa, la sua mente divaghi pensando a come plasmare una storia o finire un capitolo. È un tipo che ascolta molto e parla poco ma quando scrive non si ferma più...
Se volete farla contenta regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica (preferibilmente blu), un manga giapponese, o una piantina grassa (più spine ci sono meglio è). Preferibilmente tutti insieme. Spera di invecchiare lentamente (perché questo pare sia l’unico modo per vivere a lungo...) ma mai invecchiare dentro! Dentro avrà sempre un’età con poco passato e molto futuro e scarsa saggezza.

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giovedì 22 agosto 2013

Giudizio complessivo dell'opera:


 

TITOLO: BLACK SHADOW
AUTORE: KATHERINE KELLER
EDIZIONI EBOOK AMAZON 2,99€ 
CARTACEO YOUCANPRINT euro 16,00
PAGINE: 338
SINOSSI UFFICIALE:
Alexander Blackwood è un demone spietato e senza scrupoli, abituato ad ottenere sempre ciò che vuole e quello che vuole è l'anima di Deny Grayson, una donna gentile e bella con un grande segreto: è una strega ed è in mortale pericolo.
Due realtà eternamente in conflitto fra loro, due nemici appartenenti a opposte fazioni. Il destino vuole che i due si incontrino e da quel momento le loro vite cambieranno.
Magia, seduzione, crudeltà sullo sfondo di una Scozia romantica quanto oscura.
Potrà l'amore tormentato del demone e della strega sconfiggere nemici potenti e pericolosi, disposti a tutto pur di raggiungere i rispettivi scopi?

"Voleva vivere per lui, per loro due, per abbattere tutte le barriere che li dividevano. Aveva trovato la sua ancora di salvezza, aveva trovato una ragione per sentire battere il suo cuore ogni singolo istante."

La mia opinione: 

Alzi la mano chi, dopo aver letto Black Shadow, non vorrebbe finire tra le braccia di quella mefistofelica ma affascinante ombra nera che è Alexander Blackwood!
Alelk è un demone davvero malvagio, figlio di famiglia quanto a crudeltà. Maschia bellezza, fascino che gronda, spudorata ricchezza e modi molto più che spudorati. Già le prime parole del romanzo mettono in chiaro una cosa: Alelk è fiero di sé, pieno di sé, è vecchio di millenni ma se li porta benissimo, e non si fa scrupoli quando si tratta di rubare anime, masticarle, sputarle, e lasciare in vita solo carcasse d’esseri umani, prive di qualsiasi moralità, e spesso nemmeno quelle. Come volergliene? Dopotutto segue la natura impostagli dall’essere il degno rampollo di suo padre, e, sebbene sembri paradossale, ha perfino un codice morale. Sa rinunciare quanto sente il profumo della vera rettitudine. Le sue vittime predilette sono anime già annacquate, anime sporche, anime marcescibili.
Però, come ogni demonio che si rispetti, ogni tanto non rifugge da una bella sfida. E quale sfida migliore del distruggere una donna dal cuore buono, che per giunta è una strega, categoria che da sempre detesta? Così, quando Denamora attraversa, letteralmente, la sua strada e la sua lunga esistenza, in Alelk si insinua uno strano imprevisto fuoco. Vorrebbe annientarla, ma allo stesso tempo vorrebbe salvarla. Gli basterebbe un istante per sgretolarla fra le sue dita come un fiore di gesso, eppure non lo fa. È solo il piacere di spaventarla? Di tenerla tra le spine roventi di una minaccia di dominio fisico e morte? O Deny è speciale, Deny è capace di far affiorare, sotto strati di antica perversità, un vero sentimento? Non è che il nostro demone, dopotutto, si sta trasformando da carnefice in vittima di qualcosa di molto pericoloso per uno della sua schiatta: l’amore tanto deriso?
Ciò che ho apprezzato di più di questo romanzo è l’ironia che lo permea. I dialoghi sono degni d’una sceneggiatura brillante, sono dinamici e divertenti. Quando Alek e Deny battibeccano, o quando il demone si scontra verbalmente col suo amico/nemico alato Shezeliel, un angelo dai modi tutt’altro che celestiali, poco meno bastardo del suo nero contraddittore, è come stare al cinema, o a teatro, a godersi lo scambio di battute fra due grandi protagonisti, nessuno dei quali vuole cedere all’altro il vantaggio dell’ultima parola.
Ho inoltre apprezzato il graduale evolversi dell’attrazione-empatia-amore-sesso. Prima che i due cedano alle tentazioni della carne, ne passerà di acqua sotto i ponti. Si conosceranno profondamente, e questo mi è piaciuto moltissimo: amo quando, in letteratura ( e nella vita) la carnalità è preceduta dalla penetrazione delle menti. Le tensione sensuale, le schermaglie, la seduzione, la promessa, possono essere più appassionanti del sesso e del possesso, che esaurisce tutto ciò che c’era da dire e spesso si limita a descrizioni anatomicamente improbabili. In Black Shadow non accade nulla di tanto scontato: anche l’incontro amoroso, che avviene quando è giusto che avvenga, non un secondo prima, è raccontato in modo elegante, ed è più una fusione di anime amanti che di corpi nudi e crudi.
Nella storia fa capolino in qualche scena il personaggio di Lance, il vampiro centenario che sarà protagonista del secondo volume della saga, Crimson Shadow. Bastano poche parole per far pregustare scintille anche su quel fronte e per far desiderare alla sottoscritta di saperne ancora di questo personaggio interessante.
Se volete una storia intrigante e spiritosa, in cui il male è condito da una provvidenziale dose di umorismo, il cui l’amore doma la perversità, senza che per questo Alelk diventi un’insopportabile mammoletta ( non perderà la sua faccia da schiaffi) tuffatevi nelle atmosfere gotiche  e spassose di Black Shadow. Non credevo fosse possibile fondere due aspetti dall’apparenza così contradditoria (ferocia e divertimento) e invece è possibile. Katherine Keller, efficace pseudonimo dietro il quale si nascondono le due bravissime e prolifiche autrici Angela Contini e Patrizia Zinni, ci riesce molto bene, lasciandoci con il desiderio di leggere molto di più di questo mondo di demoni, vampiri, angeli e streghe che alla fine, a dispetto di anni di guerre, sangue versato e vite spezzate, hanno un cuore e sanno imparare a usarlo pur mantenendo la propria natura fondamentale.
Dunque, miss Katherine, si sbrighi a sfornare il prossimo capitolo della saga, e quello dopo ancora, che qui c’è gente impaziente e incapace di resistere alle tentazioni dei suoi personaggi trascinanti e dei suoi dialoghi al fulmicotone.

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